Apprendere velocemente, un'abilità chiave in un mondo che cambia rapidamente

Apprendere velocemente, un'abilità chiave in un mondo che cambia rapidamente



Apprendimento accelerato: un'abilità chiave per un vantaggio competitivo personale ed organizzativo


Il ritmo dei cambiamenti nel mondo di oggi mette in evidenza l'apprendimento accelerato, sapere come apprendere velocemente, come una variabile cruciale per la performance e come un vantaggio competitivo distintivo per le persone, per le organizzazioni e anche per la società.

C'è chi sostiene che negli ultimi 10 anni ci sono stati più cambiamenti che in secoli di storia umana. Non so se questa affermazione risponda al vero, certo è che se pensiamo a come la tecnologia stia cambiando le nostre vite e che lo smartphone, ad esempio, così come lo conosciamo esiste dal 2007, beh vale la pena fare qualche riflessione. Recentemente notavo, viaggiando all'interno di un treno, come oltre il 90% delle persone presenti stavano guardando e adoperando uno smartphone o un tablet (o un computer in qualche raro caso) e nell'altro 10% scarso qualcuno dormiva mentre qualcuno leggeva un libro (tradizionale, quelli di carta per intenderci). Ma non è solo la tecnologia fine a se stessa ad essere cambiata, basta pensare alle aziende e al loro modo di funzionare, al fare attività professionali ecc.

In un contesto che ha assunto ritmi di cambiamento strepitosi, chi non sa come apprendere velocemente diventa ben presto "obsoleto" e non solo per il mondo del lavoro.Viene letteralmente tagliato fuori da interi processi di socializzazione, si preclude diverse possibilità ed opportunità, anche se giovane d'età viene trattato come un uomo preistorico, fuori dal mondo. Ora nulla in contrario se stare fuori dal mondo, così come si sta sviluppando, è frutto di una scelta. Dell'assistere persone nell'ampliare il numero e la qualità delle loro scelte ne ho fatto una professione così come il massimo rispetto per le scelte individuali.

Se invece questa non è una scelta, le conseguenze negative che ne derivano sono a dir poco spaventose (difficoltà a trovare lavoro, a sviluppare rapporti sociali...).

Tra le varie abilità che considero assolutamente centrali, strategiche in un mondo come quello attuale (e che era una abilità distintiva anche nel mondo "a velocità ridotta" di qualche tempo fa) è sicuramente l'apprendimento o meglio sapere come apprendere.

Ci sono molte modalità diverse di apprendimento, quella di cui ti parlo in questo post è un'abilità che tutti noi abbiamo ampiamente utilizzato, quando eravamo piccini, e che, se sappiamo come renderla disponibile a noi stessi da adulti, diventa un'abilità strategica che fa la differenza: mi sto riferendo all'apprendere in modo diretto dall'esperienza, senza il coinvolgimento di quella che chiamiamo la nostra consapevolezza conscia (ovvero ciò di cui siamo consapevoli).

Se osserviamo un bambino di 1 anno, 1 anno e mezzo (succede lo stesso per bambini anche più piccoli o più grandi), noteremo come la modalità principale di apprendimento non sia quello a cui la scuola o l'università ci ha abituato ovvero l'apprendimento consapevole.

La forma principale di apprendimento deriva dal processo imitativo. Ora, a quell'età questa non è una scelta, è il modo di apprendere principale che tra l'altro, come dimostrano studi su studi di diverse discipline, apre la porta all'acquisizione di moltissime delle nostre abilità e conoscenze.

Tra l'altro, la scoperta dei neuroni specchio negli anni '90 da parte di un team di ricercatori dell'Università di Parma capitanati dal Prof. Giacomo Rizzolatti, getta nuova luce su questi processi così radicati nella nostra specie (e non soltanto nella nostra).

Ma dove va a finire la nostra capacità di apprendere (inconsciamente) dall'esperienza da adulti?

Da adulti sembra che la nostra conoscenza pregressa, quella per la cui conquista abbiamo per tanti anni lottato, costituisca un enorme filtro percettivo che, invece di aiutarci nell'apprendimento, ci limita nello stesso, non consentendoci di cogliere aspetti chiave, ad esempio, delle performance di eccellenza in uno specifico contesto della persona dalla quale vorremmo imparare. La nostra razionalità, le nostre conoscenze diventano potenti filtri, setacci troppo spessi da non farci cogliere, far passare quegli elementi di conoscenza che costituiscono proprio quello che stiamo cercando di imparare.

Uno dei contributi a mio avviso più originale di una disciplina nota con il nome di Programmazione Neuro Linguistica, sulla quale ho scritto parecchio (libri, articoli, post...), è il metodo di apprendimento accelerato che adotta.

La PNL si pone infatti come scopo quello di consentire, a chi la utilizza di imparare "la differenza che fa la differenza" tra una performance eccellente e una performance nella media in uno specifico contesto. Detto in modo più semplice lo scopo è apprendere da individui che hanno delle prestazioni di eccellenza in uno specifico contesto (di qualsiasi tipo, ad esempio sport, management, musica, terapia, coaching,...).

Il metodo che ha dato vita a questo campo di studi si rifà esattamente al metodo di apprendimento imitativo dei bambini piccoli, rendendolo una scelta possibile anche in età adulta. Ora se pensate come avete imparato la vostra lingua madre, ma anche come avete imparato a camminare, a fare un'enormità di cose fondamentali per la vita di ogni giorno, vi rendete conto come questo metodo sia estremamente efficace. Alcune persone adulte continuano ad avere la scelta di utilizzarlo, pensate, ad esempio, a chi dopo qualche settimana in un paese straniero inizia a parlare una lingua nuova, senza alcun corso esplicito, senza averne "studiato" la grammatica o altro.

Le enormi potenzialità dell'uso di questo metodo di apprendimento in età adulta sono ancora in buona parte da scoprire, anche perché il suo utilizzo per la maggior parte degli adulti, non è una scelta.

Ma che cosa è centrale per poter usare questo metodo di apprendimento accelerato in età adulta?

Centrale è l'abilità di entrare in un particolare stato psico-fisico-emotivo denominato (nel linguaggio della PNL Nuovo Codice, l'evoluzione migliorativa della PNL originaria) "know-nothing state" (stato di non conoscenza) che consente di sospendere momentaneamente, per quanto possibile, i filtri derivanti dalla nostra esperienza, dalle nostre conoscenze pregresse, per riaprire completamente le porte all'apprendimento inconscio (senza consapevolezza conscia mentre questo avviene) attraverso l'esperienza.

L'accesso, a scelta (cioè quando si vuole), a questo stato diventa, in campo business come nella vita, un enorme vantaggio competitivo per utilizzare una delle più potenti modalità umane di apprendimento, ben conosciuta ad esempio nelle botteghe degli artisti di secoli fa.

Dopo circa 30 anni dalla nascita della PNL, il suo co-fondatore (dr. John Grinder) ha finalmente reso esplicito questo metodo e ho avuto modo di averne accesso diretto in due seminari da lui condotti qualche anno fa in Inghilterra. Ho personalmente verificato l'efficacia, l'eleganza e la potenza di questa nuova scelta e, all'inizio di quest'anno (2014), abbiamo tenuto un seminario fortemente esperienziale (e come altro avrebbe potuto essere) per apprendere questa abilità chiave: entrare in uno stato di non conoscenza come scelta.

Nella tre giorni erano presenti 3 modelli di eccellenza su cui fare pratica del processo iniziale (ovvero l'accesso allo stato di non conoscenza e l'imitazione) che in PNL si chiama tecnicamente "NLP modeling", modellamento PNL.

Delle cose molto interessanti sono capitate durante questo seminario di cui parlerò in altri post. Una di queste è stata il resoconto di uno dei tre modelli, una disegnatrice che tra l'altro fa l'insegnante anche in una scuola per insegnare a disegnare. Le sue parole dopo il seminario sono state: "Ho visto più miglioramenti, dopo soltanto un'ora e mezza di modeling sulle mie abilità di disegno da parte dei partecipanti al corso, nelle capacità di disegnare delle diverse persone al seminario che mi hanno mostrato i loro disegni, che in un anno di scuola di disegno".

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